Omar Khayyam, uno dei più grandi poeti della Persia (attuale Iran) dell’anno Mille, visse le difficoltà del proprio difficile tempo, fatto di conflitti religiosi e politici. Soprattutto politici. Come politici sono i conflitti del nostro tempo. Anche quelli che portano a Parigi.
I temi della poesia di Khayyam sono quelli del vino – oggi bandito dagli integralisti islamici che seminano morte da sobri – dell’importanza del presente, del tempo che passa e che consuma lentamente ...la vita: una vita che vale la pena di vivere e che nessuno ha diritto di interrompere.
Non è l’Islam che mi spaventa, non mi farò terrorizzare da chi l’Islam lo usa per uccidere ed esercitare un dominio politico. Il terrorismo vince se ci lasciamo terrorizzare.
Io leggo (ri-leggo) Khayyam, poeta persiano dell’anno Mille che beveva vino, godeva dell’attimo presente e delle donne e osannava la vita contro la morte.
I temi della poesia di Khayyam sono quelli del vino – oggi bandito dagli integralisti islamici che seminano morte da sobri – dell’importanza del presente, del tempo che passa e che consuma lentamente ...la vita: una vita che vale la pena di vivere e che nessuno ha diritto di interrompere.
Non è l’Islam che mi spaventa, non mi farò terrorizzare da chi l’Islam lo usa per uccidere ed esercitare un dominio politico. Il terrorismo vince se ci lasciamo terrorizzare.
Io leggo (ri-leggo) Khayyam, poeta persiano dell’anno Mille che beveva vino, godeva dell’attimo presente e delle donne e osannava la vita contro la morte.
I Dottori, che l'ultime ragioni
san del mondo e ne menan tanta guerra,
un dì... avran sonno, e taceranno, proni,
con pochi vermi in bocca e poca terra.
[…]
Tutto tu vedi e ciò che vedi è nulla;
ti parlan tutti e ciò che ascolti è nulla;
l'orbe percorri e ciò che impari è nulla;
ti apparti e pensi ed anche questo... è nulla!
[…]
Chi siam noi, vuoi sapere? Marionette!
Bei burattini con cui Dio si spassa.
E gioca e scherza e poi, via via ci mette,
poveri e ricchi, entro la stessa cassa.
[…]
Dalla taverna, all'alba, esce un richiamo
per il viandante: «Avanti, avanti, avanti!...
La clessidra ti scema, accorri o gramo;
empi il bicchier di vin, l'aria di canti».
[…]
Beviam, ché il tempo vola e ancora, ahi! spesso,
torneranno le stelle al punto istesso,
e le ceneri nostre saran... muri,
abitati da nuovi morituri.
[…]
Non servire al dolor, sordo all'accento
della memoria; cèrcati una fata
che in dote abbia... la bocca inzuccherata,
e godi e non gettar la vita al vento!
[…]
O vin chiaretto, amico del sollazzo,
io ti vo' ber, finché... briaco e pazzo,
io ti somigli tanto, che il vicino
mi dica: «Donde vieni, Messer Vino?»
san del mondo e ne menan tanta guerra,
un dì... avran sonno, e taceranno, proni,
con pochi vermi in bocca e poca terra.
[…]
Tutto tu vedi e ciò che vedi è nulla;
ti parlan tutti e ciò che ascolti è nulla;
l'orbe percorri e ciò che impari è nulla;
ti apparti e pensi ed anche questo... è nulla!
[…]
Chi siam noi, vuoi sapere? Marionette!
Bei burattini con cui Dio si spassa.
E gioca e scherza e poi, via via ci mette,
poveri e ricchi, entro la stessa cassa.
[…]
Dalla taverna, all'alba, esce un richiamo
per il viandante: «Avanti, avanti, avanti!...
La clessidra ti scema, accorri o gramo;
empi il bicchier di vin, l'aria di canti».
[…]
Beviam, ché il tempo vola e ancora, ahi! spesso,
torneranno le stelle al punto istesso,
e le ceneri nostre saran... muri,
abitati da nuovi morituri.
[…]
Non servire al dolor, sordo all'accento
della memoria; cèrcati una fata
che in dote abbia... la bocca inzuccherata,
e godi e non gettar la vita al vento!
[…]
O vin chiaretto, amico del sollazzo,
io ti vo' ber, finché... briaco e pazzo,
io ti somigli tanto, che il vicino
mi dica: «Donde vieni, Messer Vino?»