Comunque, dopo la bella vittoria di Pier Luigi Bersani nella prima fase del Congresso, tutti gli osservatori esterni prevedono una sua anche alle primarie e questo mi conforta sul piano personale e tranquillizza su quello politico, poiché penso che sarebbe, invece, una iattura per il partito un verdetto diverso da quello uscito dal Congresso. Ne verrebbe fuori l'idea di una differenza sostanziale tra "iscritti" ed "elettori", di un partito che discute e decide cose che non sono condivise nella società più larga, che invece guarda altrove e compie scelte diverse. I nostri avversari strumentalizzerebbero il risultato spiegandoci che il PD non è in grado di leggere la realtà né tanto meno di rappresentarla, chiuso nelle sue stanze dalle quali non riesce a vedere fuori. E questo allontanerebbe sia l'elettorato moderato che quello di Sinistra.
Insomma, passerebbe del PD l'immagine di un partito lontano dalle esigenze e dalle aspettative della società reale. Tutto ciò sarebbe deleterio per l'intero il PD, per la nostra aspirazione a diventare presto forza di Governo e favorirebbe solo la Destra, a danno dell'intero Paese.
Anche per questo, quindi, penso che occorra fare l'ultimo sforzo e partecipare alle primarie il 25 ottobre votando convintamente Bersani.
E poi, per quanto riguarda la Circoscrizione estero del PD, credo vada riconosciuto a Bersani il merito di aver saputo ascoltare le istanze provenienti da tutto il mondo e di aver dato chiari segnali di attenzione e di impegno nei loro confronti: il suo documento sugli italiani all'estero; il passaggio sugli italiani all'estero (collegato alla politica internazionale) nel primo discorso pubblico nel quale ha presentato la sua candidatura; il riferimento e il particolare saluto con cui ha aperto il suo discorso al congresso nazionale l'11 ottobre; la lettera agli italiani all'estero.
In tutti questi passaggi il filo conduttore della sua proposta è chiaro e semplice:
- mantenere gli italiani all'estero nella sfera delle politiche estere e relazioni internazionali;
- riconoscergli un ruolo di interlocutori con alcune istituzioni nazionali e locali;
- riformare e rilanciare il ruolo dell'associazionismo all'estero con cui il partito deve dialogare e collaborare;
- garantire l'assistenza alle fasce più deboli e di anziani in condizioni di indigenza;
- promuovere una politica seria e di investimenti per i corsi di lingua e cultura italiana;
- contribuire seriamente al processo di internazionalizzazione delle imprese italiane e dell'Italia.
La sua storia personale e politica, le capacità già dimostrate al Governo del Paese, le riforme già fatte dal Bersani ministro, confermano che ogni impegno che lui prende diventa azione concreta quando assume un incarico, e sempre la sua azione è di stampo fortemente riformatore e liberal.
P.S. Per votare Bersani puoi andare nei seggi all'estero della tua città (che trovi cliccando qui) o votando online cliccando qui.