In virtù di questo ragionamento, però, oggi mi aspetterei un nuovo e vibrante Odg dell’on. Zacchera con il quale si chiede al Governo, sempre per esigenze di risparmio (soprattutto in tempi di grave crisi economica) e di investimento anche verso gli italiani all’estero, di accorpare le elezioni referendarie a quelle europee e amministrative nell’election day del prossimo 6-7 giugno. È stato infatti calcolato che se queste elezioni si svolgessero in giorni diversi lo Stato italiano dovrebbe spendere circa 460 milioni di euro in più rispetto a quanti ne spenderebbe se si votasse in un’unica tornata. Ma facciamo un po’ di conti.
Le elezioni dei Comites sarebbero costate allo Stato 7 milioni di euro. Il referendum (che in ogni caso si dovrà tenere) costerebbe 400 milioni di euro se fatto in un giorno diverso dal 6-7 giugno. Accorpando le consultazioni, invece, grazie all’Odg che l’on. Zacchera dovrebbe presentare in coerenza con le preoccupazioni già palesate in passato (Odg che anche i deputati del PD non potrebbero che sostenere), si potrebbero assicurare altre 65 tornate elettorali per i Comites con i soldi risparmiati in un solo giorno.
Se poi consideriamo che le elezioni per i Comites si svolgono una volta ogni 5 anni, ci assicureremmo la democrazia tra gli italiani all’estero per i prossimi 335 anni, cioè fino alle elezioni del 2344.
Tutto questo grazie a un semplice Odg. Caro Marco, posso sperare di leggere quanto prima di questa tua iniziativa?