Candidature all'estero
Siamo in fase di chiusura delle liste e vengono al pettine alcuni nodi molto critici. Primo fra tutti quello del Senato in America Latina.
Si corre per due seggi e le liste più accreditate sono, oltre quella del PD, la lista unitaria del PDL, quella di Pallaro e, ultima, quella di Merlo, che questa volta corre in autonomia rispetto al Senador. Proprio quest'ultima, che avrebbe potuto creare un'emorraggia di voti al centrodestra e a Pallaro, senza scalfire i nostri, rischia di scombinare la geografia politica di quella ripartizione. Nella lista di Merlo, infatti, rischiamo di trovarci come candidati importanti pezzi del PD del Sud America. Se questo dovesse accadere, non basterebbe comunque a Merlo per conquistare il secondo seggio senatoriale, ma potrebbe bastargli a togliere al PD, insieme alle liste della Sinistra arcobaleno e, probabilmente, dei socialisti, quei pochi voti utili per l'assegnazione del Senatore. Una graditissima sorpresa nell'uovo di Pasqua elettrorale del centrosetra. Cui prodest? Non al PD, non alla Sinistra arcobaleno, non ai Socialisti e, sicuramente, non ai candidati del PD nelle liste di Merlo, che diverrebbero i cavalli di Troia di Berlusconi al Senato e i suoi migliori alleati, ribaltando l'effetto del 2006, quando proprio il voto all'estero fu fatale per Berlusconi e decisivo per L'Unione.
Candidature in Italia
Ho accolto con entusiasmo (e come poteva essere altrimenti) la candidatura del professor Umberto Veronesi a capolista in Lombardia. Veronesi è persona di grandissimo prestigio in Italia e all'estero, uomo equilibrato e del Nord (è questo avrà un peso nella rappresentanza di quell'area spesso sottovalutata dal centrosinistra), professionista eccellente e laico riconosciuto. Il suo operato di Ministro nel recente passato è stato unanimemente giudicato positivo da ambienti che andavano molto al di là del centrosinistra e il suo consenso alla guida del dicastero per la salute era il più alto rispetto a quello di tutti gli altri ministri del Governo di cui faceva parte. Lo stesso Berlusconi si pronunciò a favore della possibilità di averlo come ministro anche in un suo Governo. Per questo sono convinto che, in caso di vittoria del PD, Veronesi possa essere ancora il Ministro della Salute. Penso anche che la sua presenza contribuirà moltissimo, insieme a quella dei Radicali, a definire l'identità laica e progressista del PD. Così come aiuterà gli italiani a capire bene e decidere con serenità sulle questioni "che riguardano la vita delle persone e i loro diritti", come scrive oggi Stefano Rodotà in un suo editoriale su La Repubblica.
Laicità e civismo
Si è tenuto sabato l'attesissimo seminario del PD sulle questioni della laicità. La sala era piena e gli interventi che si sono succeduti di grande spessore. Efficaci, chiari e di grande qualità quelli di Rusconi (che da vent'anni non partecipava a un dibattito organizzato da partiti) e di Rodotà. Molto atteso, rassicurante e di grande impegno quello di Ignazio Marino che, tra le altre cose, si è impegnato, se sarà eletto, a presentare una proposta di legge sul testamento biologico. Un impegno concreto, coraggioso e netto di cui si sentiva davvero il bisogno.
Bello, caloroso e intelligentemente originale quello di Moni Ovadia, che ha ricordato come l'uso della parola "verità" sulla bocca dei religiosi sia pericoloso per la democrazia e per il confronto e come, al contrario, la laicità sia la base della democrazia: laicità da non intendere come contrapposizione alla religione, ma come metodo di ricerca e confronto. Ovadia ha citato un bellissimo versetto del Corano, nel quale è contenuta una delle più importanti dichiarazioni laiche, quella che ricorda che "se il tuo Signore avesse voluto, avrebbe fatto credenti tutti quanti sono sulla terra. Ma potresti tu costringere gli uomini ad essere credenti a loro dispetto? - No, nessun’anima può credere se non col permesso di Dio" (Corano, X, 99-100). Se Dio non ci ha fatti tutti credenti, dice dunque Ovadia, è perché ha ritenuto che dovessero esserci anche i non credenti. In questo senso, ha concluso l'artista con una battuta, "la mancanza di fede è un dono di Dio". Una battuta che dovrebbe far riflettere molti credenti.
16 commenti:
Bellissimo il sillogismo di Ovadia!
Anche noi sabato abbiamo avuto il nostro più umile seminario. Ne ho scritto brevemente sul mio blog.
Saluti, buon lavoro e grazie.
@dioniso: già, Ovadia è proprio bravo ed efficace. Circa il vostro seminario, poi, è sempre un buon passo. Mi auguro, però, che gli intervenuti italiani abbiano tutti firmato l'appello da noi lanciato in Patria e che abbiano chiesto l'adesione a tutti gli intervenuti in Germania. E' così che si contribuisce a creare consenso e dare forza alle idee e ai progetti di cui si parla. O no?
Ma è vero che sempre Ovadia ha detto che per una madre cattolica il feto è feto fino al momento della nascita, mentre per una madre è feto fino al conseguimento della laurea in medicina? Grande Ovadia :-D
ciao.
Fr
che peccato non esserci stata.... però grazie a ritaz è stato un po come esserci!
un abbraccio
Purtroppo siamo dovuti andare via prima della fine e non sono sicuro se il foglio che ho firmato era l'appello o solamente una lista di partecipanti.
@Fr.: si è vero. Puoi anche guardare l'audiovideo del suo intervento su DS online.tv
@laura: Mi ha fatto piacere sentirti sul telefono di RItaz, che ho conosciuto con piacere quel giono, grazie ad Eli, che avevo solo sentito per telefono prima di sabato.
@dioniso: Immagino una lista di partecipanti, poiché a me nessuno ha inviato nomi di aderenti dalla Germania. E non penso li abbiano comunicati a nesuno, poiché me lo avrebbero detto nel caso fossero arrivati.
Che cos'è DS oline.tv? dove la vedo?
Fr.
@francesca: è la web TV dei DS. La trovi a questo indirizzo: http://www.dsonline.tv/
Bella la citazione del corano e divertente e arguta come sempre la conclusione di Moni Ovadia. Il seminario me lo sono perso (pur avendolo entusiasticamente appoggiato), poiché a mia volta perduta nelle faccende casalinghe (e non) del sabato e un pò perché dopo una settimana lavorativa immersa nella politica faccio fatica a impegnarmi anche nel weekend, soprattutto in questo momento in cui (diciamolo) non sono poi così mossa da grandi entusiasmi...
Caro Eugenio, condivido lettera per lettera quello che dici sulla circoscrizione America del Sud. Bisogna promuovere subito gli incontri necessari per avviare la campagna seguendo la linea indicata da Roma, da dove dovrebbe partire un ampio appello in vista a coinvolgere anche quelli che non sono nella rete dei patronati, neanche nelle varie associazioni regionali.
A presto,
Il mio blog
@gabriel: carissimo, hai ragione ed è importante riuscire a trovare il modo per coinvolgere e convincere a votare PD le tutte le forme di vecchia e nuova emigrazione e, soprattutto, quegli italiani nati e cresciuti in loco che hanno perso il contatto con l'Italia e la rete delle sue istituzioni e organizzazioni all'estro. In Argentina, poi, sarà fondamentale il lavoro che riuscirete a fare.
leggere l'intero blog, pretty good
leggere l'intero blog, pretty good
Si, probabilmente lo e
necessita di verificare:)
imparato molto
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