mercoledì 20 maggio 2009

Rilanciare il rapporto con le comunità italiane all'estero

Oggi mi ha inviato la sua lettera aperta agli italiani all'estero Gianni Pittella, candidato alle elezioni europee nella lista del Partito Democratico nella Circoscrizione Sud.
Come Luciano Vecchi, conosco molto bene anche Gianni, con il quale ho lavorato per molti anni e con il quale ho condiviso, insieme anche a Norberto Lombardi e Antonella Orlacchio, la bellissima esperienza delle prime elezioni politiche tra gli italiani all'estero del 2006. Elezioni che tutti immaginavano come il trionfo di Tremaglia, ma che hanno palesato la schiacciante vittoria della Sinistra all'estero: molto è stato allora merito di Gianni.
Allora Gianni era già parlamentare europeo, ruolo che svolgeva, come fa ancora oggi, con grande passione, impegno e competenza, senza farsi distrarre dalle sirene della politica nazionale e sempre con uno sguardo attento alle questioni che riguardano gli italiani all'estero.
Credo, quindi, che per il lavoro fatto e per quello che dovrà ancora fare verso i nostri connazionali in Europa, anche a lui debba andare la fiducia degli elettori che in Europa hanno scelto di votare per le liste italiane e che sono originari della Circoscrizione Sud.
Di seguito pubblico la lettera che mi ha inviato Gianni, che vi consiglio di leggere.


Lettera aperta ai cittadini italiani residenti in Europa
Di Gianni Pittella, Europarlamentare e Capogruppo PD nella delegazione italiana al PSE e candidato del PD alle elezioni europee nella circoscrizione Sud

Le elezioni del 6 e 7 giugno rappresentano un passaggio importante sia per l’Europa che per il futuro dell’Italia.
In palio c’è la possibilità di assegnare all’Europa un ruolo da protagonista nella politica globale in una fase in cui la comunità internazionale deve dare risposte forti, condivise e globali alla crisi economica mondiale che sta mettendo in ginocchio le economie nazionali.
Oggi, anche grazie all’atteggiamento e alle politiche americane del Presidente Obama, l’Unione Europea nel suo insieme può superare la politica di subalternità alle logiche e agli interessi dell’Amministrazione americana e rivendicare con orgoglio i valori della cooperazione, del dialogo, della democrazia, della tolleranza religiosa, che affondano nella migliore e antica tradizione europea.
D’altronde, se l’Unione Europea è forte e rivendica con orgoglio la propria identità, i propri mezzi e il proprio sistema politico, non potrà che essere oggi, con la nuova amministrazione americana, l’alleato più efficace e utile degli stessi Stati Uniti. La sonora sconfitta dei Repubblicani americani e l’ormai definitivo superamento della loro politica, ci confermano che solo un rinnovato e solido multilateralismo può garantire politiche di pace, prosperità ed equità economica globale.
Queste elezioni, quindi, sono importanti per l’Europa, per il mondo e per la stessa politica italiana.
Arrivano, infatti, nel pieno della crisi economica mondiale e dopo che il Governo della Destra non ha ancora fatto nulla di significativo per contrastarla.
La nostra economia, a causa di questa mancanza di interventi efficaci, riporta i peggiori dati degli ultimi trent’anni: cosa che non è successa in nessun Paese europeo. Si continua, dunque, a perdere posti di lavoro (soprattutto tra i giovani e le persone di mezza età), a veder precipitare il potere d’acquisto delle famiglie e a non riuscire a tutelare e dare assistenza agli anziani e ai pensionati.
Solo gli interessi personali del Premier sono stati tutelati.

Certo, il voto europeo non è un voto contro questo Governo, ma l’esito delle elezioni europee dovrà servire anche per evidenziare le carenze di questo esecutivo e spingerlo a fare di più, soprattutto per quegli italiani all’estero che nell’ultima Finanziaria sono stati i più penalizzati dai tagli ai loro capitoli, soprattutto assistenza e lingua e cultura, fino a vedersi negare persino il voto per il rinnovo dei Comites e del CGIE: quel CGIE, invece, che negli ultimi anni ha fatto un ottimo lavoro verso le nostre comunità soprattutto per e con i giovani italiani nel mondo.
Il Partito Democratico, inoltre, si presenta a queste elezioni come una grande novità della politica italiana. Come un partito sintesi delle grandi tradizioni democratiche, riformiste e progressiste italiane: la naturale evoluzione della lista unitaria presentatasi nel 2004. Un novità che ha già modificato concretamente il sistema politico italiano e che porterà grandi novità anche nelle famiglie socialiste, progressiste e democratiche europee, con le quali già lavora attivamente.
Se questo sforzo sarà premiato, come io credo accadrà, anche dagli italiani all’estero, che vivono quotidianamente la realtà europea e una politica di contenuti, stabilità e semplificazione politica, avremo la conferma che la strada intrapresa dal PD è giusta, che abbiamo fatto bene a privilegiare gli interessi comuni rispetto alle convenienze di parte.
Infine, penso vada ribadito che queste elezioni hanno una particolare importanza anche per tutti gli italiani che vivono in Europa.

In passato, da responsabile di partito per gli italiani all’estero e come parlamentare europeo, ho spesso ricordato in più sedi il notevole e qualitativo contributo che le comunità italiane all’estero hanno dato all’immagine dell’Italia in Europa e nel mondo.
Ho ripetutamente criticato come a lungo vi sia stata una scarsa attenzione delle nostre istituzioni a queste comunità. Con i vari Governi di centrosinistra abbiamo ottenuto grandi risultati verso questo mondo: dalla modifica costituzionale che ha introdotto la Circoscrizione estero con i primi governi de l’Ulivo, all’aumento di risorse con l’ultima Finanziaria del Governo Prodi. Ma non abbiamo certo finito, anche perché i pesanti tagli dell’ultima Finanziaria del Governo Berlusconi hanno interrotto un cammino positivo nella valorizzazione delle nostre comunità e messo pericolosamente a rischio il rapporto tra di esse e l’Italia, incrinando anche la fiducia dei nostri connazionali nel mondo verso il proprio Paese d’origine.
Nostro compito, anche e soprattutto in Europa, diventa oggi, quindi, quello di dare nuova fiducia agli italiani all’estero e metterli nelle condizione di risentirsi ancora parte di una comunità e di un paese.

Dalle nostre comunità deve tornare, soprattutto ora che gli sbarchi e i rimpatri nel nostro Paese ci ricordano i problemi dell’emigrazione e dell’integrazione, un monito e una lezione a non avere paura dell’altro, del diverso, dell’immigrato.
Anche in queste nuove politiche di civiltà il segnale che arriverà dal voto degli italiani in Europa servirà a consolidare quella rinnovata sintesi tra i valori che hanno ispirato e mosso la nascita del Partito Democratico e a rilanciare il rapporto con le comunità italiane all’estero che rappresentano un grande patrimonio di cultura, esperienza, solidarietà e competenza.
Per tutti questi motivi chiedo a voi e a tutti gli italiani in Europa che riuscirete a raggiungere e che hanno optato per votare le liste italiane, un voto per il Partito Democratico e per la mia persona nella Circoscrizione Sud (Abruzzo, Campania, Molise, Basilicata, Puglia, Calabria). Un voto che mi consenta di continuare a sostenere queste politiche come ho fatto negli anni passati al partito e nel Parlamento europeo. In questi anni ho creduto e operato in favore delle comunità italiane all’estero. Spero quindi che oggi vogliate confermarmi la vostra fiducia per continuare a farlo con sempre maggiore slancio e partecipazione.

Grazie a tutti
Gianni Pittella

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