giovedì 16 agosto 2007

Per Antonio

Antonio Girimonte era il segretario dei DS di Caccuri, il paese della pre-Sila Crotonese nel quale sono cresciuto. Uno 'splendido quarantenne' come amava definirsi. Tanta voglia di vivere e la passione per la politica locale. Sostenitore pacato, ma convinto, del dialogo tra Sinistra e mondo cattolico già dalla metà degli anni Novanta.
Uno di quelli che oggi avrebbe sicuramente aderito con convinzione al nascente Partito Democratico. Un meridionale che viveva con autentico dolore il dramma dell'emigrazione che, ancora oggi, spopola tanti paesi del nostro Sud.

Antonio aveva, in più, una dote preziosa. Sapeva far sorridere le persone. Insomma uno con cui si stava bene insieme. Capace di ridere delle cose della vita come di se stesso per un piccolo difetto di pronuncia che lo rendeva inconfondibile.
Aveva qualche anno più di me. Per fortuna non tanti da impedirmi di condividere con lui qualche opinione, qualche cena o, come pure è capitato, qualche viaggio.

Quattro anni fa se n'è andato. Troppo presto. Da allora ogni anno il 15 agosto gli amici di Caccuri lo ricordano con un memorial di calcetto a lui dedicato (Antonio era un ottimo difensore). Trovo che sia un bel modo per ricordare gli amici che non ci sono più. Spero che l'entusiasmo non si spenga col passare degli anni (e il crescere delle panze...)
Quest'anno ho partecipato al memorial anch'io. Confesso di aver provato una grande emozione. Erano circa cinque anni che non tiravo un calcio a un pallone (se non si contano quelli alla palla di Winnie the Pooh di mio figlio che ha due anni). Grazie a una squadra eccezionale (a cominciare dal portiere e da un pilastro della difesa come Antonio Mercuri) allenata da un coach d'eccezione come il grande Peppino Miliè, abbiamo portato a casa il trofeo.
Non riesco a immaginare un modo migliore per passare il ferragosto.