giovedì 27 marzo 2008

La Merica dei dibattiti...

La sera del 26, con Gino Bucchino, Emilia Vitale, Paquale Masullo e Vincenzo Iannucci abbiamo tenuto l'iniziativa a Long Island, in una sala piena e alla presenza di numerosi rappresentanti del mondo dell'associazionismo newyorkese. Abbiamo iniziato alle alle 20:00 circa, ora locale. Per me che ero uscito di casa alle cinque del mattino ora italiana, fare l'inizitiva a quell'ora è stato, praticamente, come tenere a Roma un dibattito all'una di notte. Un dibattito conclusosi alle 10 ora locale e alle tre ora italiana. Stamattina svegli alle 6:00 ora locale per rimettermi sull'aereo che mi sta portando a Toronto e dal quale scrivo.
All'iniziativa era stato invitato anche Vinciguerra, del PDL, in qualità di ospite e rappresentante del locale Comites. Vinciguerra oltre a portare il suo saluto, ha fatto anche un intervento di merito contestando quanto detto in precedenza da Gino Bucchino e ha chiesto cosa avesse fatto il Governo in questi anni.
Essendo toccato a me l'intervento finale, ho provato a fare un bilancio dell'azione di Governo, sia del nostro che del precedente berlusconiano, apprezzando comunque la presenza e l'intervento di merito di un esponente del PDL a una iniziativa di pesentazione di alcuni candidati del solo Partito Democratico. Vinciguerra ha poi replicato anche alle mie conclusioni, che appunto dovevano concludere. L'iniziativa, dunque, ha avuto un taglio diverso da quelo previsto dagli organizzatori, e noi siamo stati ben lieti di trasformarla in una sorta di dibatito. Tant'è che lo stesso Gino Bucchino ha poi risposto ancora una volta alle osservazioni di Vinciguerra. E allo stesso Vinciguerra sono state poste domande dalla platea. Naturalmente non parliamo di una vero e proprio confronto tra le parti, poiché non era stato pensato così. Ma è stato dato a un esponente del PDL uno spazio democratico di discussione impensabile in una iniziativa analoga el centrodetra, di cui non ho notizie né penso ne avrò mai.
Mi rincresce, in questa situzione, pensare invece che proprio il leader del partito di Vinciguerra, Silvio Berlusconi, si presenta agli elettori per chiedere per la quinta volta consecutiva il mandato di Presidente del Consiglio e che, a quanto ci dice Bonaiuti, si sottrarrà a un democratico faccia a faccia televisivo con il suo principale sfidante, Vel. Una cosa impensabile in una democrazia quale quella americana nella quale Vinciguerra vive. Mi fa piacere, però, aver potuto avere con Vinciguerra il confronto del 26 e spero che in futuro ce ne possano essere altri, magari organizzati ad hoc e magari dal centrodestra. Così come mi auguro di poter assistere a un dibattito tra Veltroni e Berlusconi prima del voto.

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