venerdì 5 marzo 2010

Le interviste impossibili

Ieri sono stato intervistato da Mariella Ferrante per Italian Network.
Chi ne ha voglia può sentire cosa ho detto cliccando qui

... "Dopo la vicenda Di Girolamo, togliere il voto agli italiani all'estero significherebbe colpirli due volte. La prima volta li colpisce la 'ndrangheta, la seconda li colpirebbe lo Stato"...

3 commenti:

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

Mi è sembrata una intervista completissima.Manca soltanto una cosa.
Credo che non soltanto ci vuole modificare la legge del voto all'estero per finire con la mafia ed attaccarla nelle sue risorse che è chiaro che sia corettissimo.
Ma credo ci vuole migliore e maggiore informazione per gli italiani all'estero.Un esempio:La RAI che ci offrono ben potrebbero...
dirò chiuderla per non essere grossolana¡
E non parliamo dell'informazione dei giornali italiani locali, purtroppo anche inutili dal punto di vista dell'informazione politica della quale si ha bisogno per formare i votanti.
Antonina.

Bruna Peyrot ha detto...

Mi sembra che ci sia una profonda dis-conoscenza della storia dell'emigrazione italiana e del patrimonio umano e culturale che essa rappresenta. Le celebrazioni per l'Unità avrebbero potuto e dovuto ricomprenderla in una grande riflessione sull'identità italiana, all'estero e in patria. In tempi di globalizzazione e di insicurezza esistenziale, restituire la storia del proprio paese in tutta la sua complessità avrebbe reso un servizio culturale alla memoria storica sempre così labile e attinta solo con stile da consumazione in supermercato. Credo che i CGE, i Comites e altre rappresentanze, comprese quelle consolari dovrebbero utilizzare la data del 2 giugno prossimo per proporre - e soprattutto divulgare sui mass media - eventi che ricordino proprio il nesso fra unità italiana ed emigrazione.