lunedì 22 settembre 2008

Colonia: Zacchera - Pro-Koln, le relazioni pericolose

Questo sabato ero a Colonia, insieme a Laura Garavini, Rosella Benati, Giuseppe Bartolotta e altri compagni e amici della Germania, per partecipare alla manifestazione contro il raduno europeo neonazista "Pro-Koln".
Pro-Koln aveva organizzato un congresso anti-islam, da tenere nella tollerante città tedesca che ha deciso di costruire la più grande moschea della Germania. Aveva aderito al congresso la creme del nazionalpopulismo europeo: dal francese Jean Marie Le Pen ai fiamminghi del Vlaams Belang, al nostro "soldatino" padano, come lui stesso si è definito, Mario Borghezio.
Contro questo evento si sono mobilitati i tradizionali partiti e sindacati tedeschi, insieme al sindaco di Colonia, Fritz Schramma (CDU), per organizzare le grandi controdimostrazioni di sabato. E con loro ho voluto essere in piazza anch'io.

Devo dire che la città ha reagito come meglio non si potrebbe alla provocazione neonazista, cioè ribellandosi civilmente: gli hotel hanno rifiutato alloggio ai sostenitori Pro-Koln, tassisti e autobus privati non li hanno portati da nessuna parte, ristorantori e baristi gli hanno rifiutato i viveri. In queste condizioni solo pochissimi sono riusciti a raggiungere Colonia e quei pochi hanno dovuto rinunciare a manifestare perché, all'ultimo momento la manifestazione è stata annullata.
In piazza non c'era traccia nemmeno dei militanti mantovani della Lega Nord né di "Padania cristiana" annunciati da Borghezio. Una fortuna, poiché la sola, rumorosa, presenza di Borghezio, insieme a quella "tecnica" della rappresentante tedesca del PDL, Luciana Martena, aveva già cominciato ad alimentare qualche sentimento anti-italiano.

Eppure, un autorevole dirigente tedesco di Pro-Koln "in contatto con Marco Zacchera", un certo Hans Breninek, aveva portato nella piazza dei nazional-populisti una bandiera italiana. Perché? Chi glielo ha chiesto di farsi interprete degli italiani fino al punto di sventolare una bandiera che non gli appartiene? Zacchera ne era a conoscenza? Che tipo di rapporti ha con il signor Breninek e con Pro-Koln?
Sono domande per le quali mi piacerebbe avere delle risposte da un dirigente di AN che pure stimo. Le sue risposte sarebbero anche un segnale di rispetto per quegli italiani di varia estrazione politica spontaneamente costituitisi in "Comitato italiano contro ogni discriminazione" e che sabato hanno partecipato alla manifestazione della Chiesa e dei sindacati per dire, con il proprio striscione, che gli italiani di Germania sono "per il dialogo religioso e la comprensione tra i popoli".

Sono loro, dunque, che con la bandiera italiana in mano nell'altra piazza, quella vicino al Duomo, hanno tenuto alto il buon nome dell'Italia e mostrato la vera faccia delgli italiani in Germania. A questi connazionali nella democratica e civile Colonia non può rimanere il dubbio che il Responsabile esteri di AN (o PDL) intrattenga relazioni sottobanco con esponenti neonazisti, così come non può rimanere a noi in Italia.
Mi pare che troppi elementi si tengano per non fare chiarezza: la Martena nominata in Germania da Zacchera che doveva partecipare alla manifestazione; un dirigente di Pro-Koln che porta una bandiera italiana e che mostra orgoglioso il biglietto da visita di Zacchera che tiene nel portamonete, come suo "contatto politico in Italia". Tutto ciò non aiuta gli italiani in Germania.
Per quanto ci riguarda, invece, durante la manifestazione antirazzista nella Roncalliplatz, abbiamo incontrato il sindaco Fritz Schramma, al quale abbiamo ribadito che come Partito Democratico, insieme ai nostri militanti in Germania, eravamo al suo fianco per il rifiuto della xenofobia e del razzismo e per l'identità multiculturale. Schramma ci ha dunque abbracciati e si è voluto far fotografare con la bandiera del PD.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

So quasi tutto, compreso che tu eri là: ieri il tuo nome era su Repubblica.
:-)

(e mentre i tedeschi a Colonia respingono le cose orrende, roma viene "tappezzata" dai manifesti con la croce celtica)

Eugenio Marino ha detto...

Cara Eli, la differenza tra ciò che succedeva a Colonia e l'atteggiamento che si ha in Italia su certi temi è immensa. E chi come me stava là la percepiva nettamente.

Anonimo ha detto...

(senti, a proposito degli atteggiamenti sui temi, quando hai tempo vieni sul mio blog. Ho aperto un post con la lettera di Saviano. Mi ha risposto Mokella -che è una carissima e in genere condivisibilissima ragazza- e ho capito che c'è qualcosa che o non ho capito io, o non capisce Saviano, o qualcosa mi sfugge. Non so bene come replicare. So che Mokella ha torto, ma anche ragione.)

Anonimo ha detto...

La vostra presenza a Colonia in rappresentanza del PD è una cosa che mi riempie di orgoglio. Soprattutto se eravate gli unici esponenti politici italiani.
Bravi

Anonimo ha detto...

Per dovere di cronaca, riporto la replica dell'on. Marco Zacchera alle mie richieste di chiarimento.

"Non posso che affermare che non simpatizzo assolutamente per questo tipo di formazione politica, e che né io né Alleanza Nazionale abbiamo con queste persone alcun tipo di rapporto. Ci mancherebbe altro”. Marco Zacchera, intervistato da Nove Colonne, smentisce con forza di avere alcun tipo di rapporto con la fazione nazional-popolista tedesta di Pro-Koln né con uno dei suoi dirigenti, Hans Breninek, che secondo quanto affermato da Eugenio Marino, del coordinamento nazionale del Pd estero, avrebbe millantato la conoscenza del responsabile esteri di Pdl-An in occasione della manifestazione di sabato scorso a Colonia, cui aveva preso parte il leghista Mario Borghezio. “Non ho mai conosciuto questo signore – spiega Zacchera – posso solo supporre di averlo incontrato lo scorso inverno al termine di un comizio a Colonia: forse in quell’occasione me lo hanno presentato e gli ho lasciato il mio biglietto da visita (Breninek, secondo il racconto di Marino, avrebbe a più riprese mostrato il biglietto da visita di Zacchera, ndr). Ma non si possono certo controllare le generalità di tutte le persone che si incontrano. Ad ogni modo, ribadisco che non c’è alcuna simpatia verso questo tipo di manifestazioni e che d’altronde nessun esponente di Alleanza Nazionale vi ha partecipato. Chiederò comunque una relazione ai nostri esponenti di Colonia”.

Prendo atto della precisazione e ringrazio Marco, ma non capisco ancora perché la Mantena aveva prima aderito e poi specificato che sarebbe intervenuta come traduttrice di Borghezio. Zacchera questo lo ha omesso.

Anonimo ha detto...

Caro Eugenio
ne approfitto per ringraziarti delle segnalazioni che mi invii. Mi forniscono sempre degli spunti interessanti per riflettere e al tempo stesso mi parlano delle tante cose che fai.
Mi piacerebbe che tu riuscissi a venire qui a Parigi una volta, magari ci aiuteresti a capire come dobbiamo comportarci in attesa di primarie, tessere e indicazioni per le europee!
a parte tutto, spero che prima possibile riusciamo a vederci. Vorrei chiamare Fassino a Parigi, in campagna elettorale non lo abbiamo fatto visto l'ingorgo cui era sottoposto, ora vorrei tentare prima che scoppi la campagna per le europee e le amministrative italiane. Che dici, mi dai una mano?
fammi sapere e comunque grazie!
un abbraccio
beatrice