domenica 16 dicembre 2007

Addio toghe rosse, giustizia è fatta...

Ormai gli hotel e le sale d'attesa degli aeroporti sono diventati la redazione mobile del mio blog. Questa volta mi trovo all'aeroporto di Crotone, dopo aver passato il sabato a S. Giovanni in Fiore per un convegno sul centenario di Monongah insieme ai sindaci dei paesi italiani che hanno avuto vittime nella tragedia.
Ho parecchio tempo a disposizione, dato che siamo bloccati dalla neve. Incredibile: l'aeroporto di Crotone, si, proprio quello di Crotone, è bloccato dalla neve. Cosa inimmaginabile.
Comunque, anche in queste condizioni, si può ricavare qualche buona notizia.
I quotidiani, infatti, mi propongono una rissa di dichiarazioni dei più autorevoli esponenti del centrodestra, tutti entusiasti di come funziona la giustizia italiana.
Non si sente più, da chi l'ha pronunciata decine di volte, una frase del tipo "si tratta di giustizia a orologeria", come non si vedono più quei bei titoloni che ci avvertono dell'invasione delle "toghe rosse". E, soprattutto, c'è una ritrovata e "piena fiducia ai giudici", di cui non si commentano le sentenze, perché non si tratta più di "sentenze di stampo comunista". Anzi, questi sereni atti di giustizia spingono tutta la diroccata CDL (che solo in questa circostanza ritrova unità) a chiedere le dimissioni di Petruccioli e CDA Rai prima e Padoa Schioppa dopo.

Che bello! La giustizia italiana funziona, dà risposte efficaci e veloci ai super cittadini Petroni e Speciale e, soprattutto, non è a orologeria né comunista. Ma allora serviva davvero così poco per rimetterla in funzione e in sintonia con il Paese e con la CDL?
Sono bastate, infatti, due sentenze del TAR del Lazio che danno ragione al consigliere della Rai in quota Berlusconi (Petroni), e al generale della guardia di Finanza (Speciale), per ritrovare feeling e fiducia con l'odiata casta dei giudici comunisti.
Insomma, abbiamo capito qual è il metro di valutazione per dire se la giustizia nel nostro paesino funziona oppure no: se dà ragione a Berlusconi (o amici) significa che funziona, se gli dà torto no. Se lo assolvono, prosciolgono o prescrivono i giudici sono imparziali, se lo condannano no, sono "toghe rosse".
Comunque, godiamoci questo periodo di ritrovata serenità nella cittadella della Bengodi giudiziaria, prima che gli stessi giudici del TAR del Lazio si trovino a dar torto all'uomo delle televisioni (o amici) su qualche altro contenzioso. Sarebbe la prova che le "toghe rosse" sono state richiamate all'ordine dai padroni comunisti.
P.S. Mentre scrivevo è arrivata la notizia che l'aeroporto di Crotone (dove mi trovavo dalle 06:00 di stamane) sarebbe rimasto chiuso almeno fino alle 13:00 per neve e non era certo che saremmo potuti partire col volo delle 14:30 per Roma. Per questo ci hanno portato con un autobus fino a Lamezia, dove partiremo col volo Airone delle 15:00 per Roma. Solo qui ho finito di scrivere questo post, quando sarei dovuto trovarmi a Roma già da sette ore.

6 commenti:

Stregazelda ha detto...

ormai sarai arrivato, spero per te...qui a roma si comincia a parlare addirittura di neve stasera, ma io non ci credo. Ma quella foto di uomo nudo che c'azzecca col post? Una foto rubata del generale Speciale? Una toga rossa? Tu bloccato all'aeroporto di Crotone?

Anonimo ha detto...

Magari facesse la neve qui a Roma, sarei contento davvero. Ma non la vedremo.
Nel post faccio cenno all'iniziativa a San Giovanni in Fiore sul centenario della tragedia della miniera di Monongah; quella foto è una istantanea della vita durissima in miniera, dove la temperatura, a centinaia di metri sotto terra, era talmente alta che spessissimo i minatori lavoravano comletamente nudi. Ecco cosa centra.

Anonimo ha detto...

Buongiorno caro Eugenio. Proprio ieri sera pensavo che la Calabria ha un clima "nordico", se così si può dire. E che, in parte, il clima influenza gli abitanti, ma mi servirebbe molto spazio per svolgere questo tema. E vado invece alla giustizia. Certo, la destra funziona così. Se i giudici danno ragione alla loro strumentalizzazione politica, bene, sono saggi. Altrimenti sono comunisti e sovietici. Evvabbè, che ci vogliamo fare...:-(
Però anche l'informazione strumentalizza queste vicende. Ieri l'ha detto Anna Finocchiaro, anche se non poteva spiegarne i motivi per questione di tempo delle interviste al TG: il Tar sentenzia sulla legittimità formale degli atti, soprattutto. E difatti ha detto che l'atto è nullo perchè non motivato espressamente (tutti gli atti amministrativi devono essere motivati), e non una parola (non è il giudice giusto per dirla) sul merito dell'atto.

Anonimo ha detto...

@eli: carissima, la Calabria ha un clima molto vario, come la vegetazione e la geografia della regione. Si può passare dal freddo "nordico" della Sila al caldo tropicale di Crotone, di cui l'aeroporto chiuso per neve è un'assoluta eccezione.
Sulle strumentalizzazioni delle vicende giudiziarie da parte dell'informazione hai ragione, soprattutto se parliamo di televisioni e giornali di Berlusconi. Vedremo adesso cosa succede tra Governo e TAR...

Stregazelda ha detto...

eugenio,
non avrei mai immaginato, evidentemente la mia fantasia si rifiuta anche solo di ipotizzare che oggi o in altri tempi ci possano essere state persone costrette a lavorare nude a centinaia di metri sotto terra. Chiedo perdono.

Anonimo ha detto...

@stregazelda: purtroppo è proprio così. E a questo devi aggiungere che lo facevano per paghe da fame e senza alcuna tutela sociale e sanitaria. Per questo si diffuse nei villaggi dei minatori un sentimento di grande solidarietà, fedeltà reciproca e mutuo soccorso auto-organizzato.
Ma quella di lavorare nudi non era l'unica cosa impensabile. Si potrebbe discutere, a esempio, di come le donne italiane all'estero erano costrette, da numerose vicissitudini e/o sfruttamenti, a prostituirsi: per conto proprio o nei bordelli.