mercoledì 11 luglio 2007

Un'altra bufala riuscita male

Oggi tutti i giornali parlano dello pseudo scoop di Repubblica.it sui presunti brogli del voto italiano in Australia. Un video che rappresenta chiaramente una pessima messa in scena, di cui non si sa né chi l’abbia commissionata, né perché Repubblica l’abbia diffusa senza approfondirne gli aspetti più dubbi. Già da una prima visione, infatti, si vede come:
le numerose schede ordinatamente allineate sul tavolo non presentino le piegature che hanno le schede originali;
non c’è traccia di certificati elettorali che provano il diritto dell’elettore a esercitare il proprio voto;
non si vedono le buste con le quali andrebbe rispedita al Consolato la scheda votata, ma le schede vengono inserite nella busta con la quale il Consolato invia il plico agli elettori.
Inoltre, uno sguardo più esperto ha fatto notare come anche il colore delle schede non sia quello originale.

A questo io aggiungerei anche alcune riflessioni. Perché chi avrebbe commissionato una operazione di falsificazione del voto così rischiosa dal punto di vista penale e così fruttuosa dal punto di vista personale, avrebbe messo tutto in mano a ragazzi così sprovveduti da non essere in grado di votare in maniera corretta per il candidato indicatogli?
E ancora, perché si sarebbe servito di ragazzi così inaffidabili o ingenui da far riprendere al primo che passa ciò che stanno facendo? Infondo i primi a rischiare grosso (cioè la galera) sarebbero proprio questi ragazzi se denunciati da chi li vede.
Insomma, chi compie brogli di questo tipo si serve di persone di grande fiducia e altrettanta abilità e lo fa nella maniera più riservata possibile. In questa vicenda, invece, tutti gli elementi vanno in altra direzione.

Un’ultima curiosità. In un video girato in un garage più di un anno fa, in cui non si vede nulla di ufficiale, compare ad un certo punto un calendario che dimostrerebbe il mese e l’anno della registrazione, proprio a sottolineare ciò su cui più ha insistito l’autore del video: cioè il fatto che è stato girato un anno fa e che in quest’anno nessuno nel suo partito ha denunciato la cosa. Una coincidenza troppo strana per non far pensare che quel calendario è stato inserito a ragion veduta e che tutto era preparato.
Insomma, questo video mi sa di bufala artatamente e malamente costruita, esattamente come il famoso scoop de Il Giornale sul video "rubato" in America Latina dal quale nulla emergeva in fatto di brogli.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Da quello che dici sembra difficile che qualcuno possa dare ancora credito a questo video. Allora perché aprire una inchiesta della magistratura?

dioniso ha detto...

Ciao Eugenio, hai seguito invece l'inchiesta di Diario sui brogli delle scede bianche in Italia? Quella mi sembra piu' credibile.

Anonimo ha detto...

Sai che come è uscita la notizia speravo che tu -considerato che è proprio il tuo "campo"- la commentassi?

Per certi versi è inquietante...cui prodest tirar fuori una cosa così?

Anonimo ha detto...

@carla73s: la magistratura dovrà accertare se il video è frutto di una messa in scena, individuare chi l'ha voluta e perseguire i colpevoli, oltre che spiegare il perché di tutto ciò e perché sia stato reso pubblico solo oggi, a più di un anno da quando è stato presumibilmente girato.

@dioniso: si, quella è più credibile e presenta degli aspeti e degli interrogativi a cui ancora non è stata data risposta.

@eli: tutto ciò giova a tutti quelli che vorrebbero affossare l'attuale governo, compresi ambienti giornalistici e settori del centrosinistra.

Anonimo ha detto...

vi ricordate l'affare rete4? bene ora al governo ci siamo noi di sinistra giusto? cosa si aspetta a far applicare la legge? cosa si aspetta per riportare un po' di legalità in italia? chiediamolo tutti a gran voce!