martedì 22 maggio 2007

In difesa della famiglia: da chiunque

Oggi il Cda Rai deciderà l'acquisto o meno del documentario dell'inglese BBC sui preti pedofili. Si tratta del documentario che Santoro vorrebbe mandare in onda nella sua trasmissione. Per contratto, Santoro può trattare direttamente con la BBC l'acquisto, mentre la messa in onda va decisa con il Direttore Generale Cappon. Ma a me preme sottolineare due questioni:

la prima riguarda il fatto che in Rai anche il Vaticano ha un peso enorme e che esercita forti pressioni perché il documentario non venga visto. Ma perché? Ognuno risponda secondo coscienza e definisca come gli pare la vicenda;

la seconda è più complessa e coinvolge i temi della giustizia, dell'etica, della morale (in questo caso anche quella cattolica), della stessa religione.

Il video, infatti, tratta lo scandalo della pedofilia nella Chiesa cattolica negli USA. Ciò che colpisce è che il Vaticano, quando veniva a conoscenza di casi di pedofilia, non si preoccupava di denunciare alle autorità i pedofili, né di scomunicarli. Si preoccupava di minacciare la scomunica alle vittime o ai testimoni che avessero parlato di questi episodi. Ciò significa che se un genitore o un bambino vittima di un prete pedofilo parlavano degli abusi il Vaticano scomunicava loro e non il prete criminale.
Ma non voglio dilungarmi in giudizi e commenti miei, vi invito solo, prima che la Rai decida cosa fare, a vedere il documentario cliccando su questo link. Alla fine del video dovete cliccare sulla scritta "Successivo" che si trova sotto al video in basso a destra (in tutto è diviso in quattro parti).
E' un documentario che dovrebbero vedere tutti, girato non dai comunisti del KGB degli anni dell'Impero del male, ma dalla democraticissima, liberale e inglese BBC di oggi. Anche vedere questo documentario mi pare un modo per difendere la famiglia. Da chiunque...
P.S. Naturalmente lungi da me ogni strumentalizzazione sul ruolo della Chiesa cattolica e di migliaia di preti che quotidianamente svolgono un ruolo insostituibile nell'assistenza spirituale e, più spesso, materiale di migliaia e migliaia di persone.

13 commenti:

dioniso ha detto...

Ciao Eugenio,
forse avrai già visto che pure io ho scritto qualcosa sull'argomento, generando un po' di discussione.

http://dionisoo.blogspot.com/2007/05/i-difensori-della-famiglia.html

Stregazelda ha detto...

Documentario illuminante, hai fatto bene a metterlo sul blog. Bisogna battere il ferro finché è caldo, soprattutto in questo momento di oscurantismo. Ho dei dubbi che permeteranno a Santoro di mandarlo in onda. Ma l'Italia è un paese a volte imprevedibile.

Eugenio Marino ha detto...

@dioniso: Certo che avevo vsto il tuo intervento. Avevo anche letto buona parte dei commenti. Ho voluto riprendere la cosa oggi proprio perché oggi va in Cda Rai. In questa sede si dovrebbe decidere che Santoro può acquistarlo. Quindi volevo sottolineare anche (e ripeto anche) il problema delle pressioni e dell'autocensura. Dico autocensura perché una volta che il Cda avrà stabilito che Santoro può comprarlo, dovrà discuterne la messa in onda. Se gli impediranno quest'ultimo atto, vorrà dire che le pressioni avranno avuto effetto e l'auto-censura della Rai sarà scattata: in questo caso i contribuenti, per volere di qualcuno, avranno bruciato 20.000 euro.

@stregazelda: Io penso che alla fine potrebbero decidere di mandarlo in onda, anche perché poi i consiglieri Cda del centrodestra (che sono la maggioranza) approfitterebbero delle polemiche pubbliche contro Santoro (che ci saranno sicuramente) per attaccare sia il conduttore che il Direttore generale Cappon. Potrebbero infatti sfiduciarlo nella giornata del 30 maggio, prima che l'assemblea dei soci riesca a revocare la nomina a Petroni e togliere la maggioranza in Cda al centrodestra.

dioniso ha detto...

Interessante la strategia dell'approvazione per attaccare conduttore e Direttore generale.
Staremo a vedere....

Anonimo ha detto...

avevo già visto il documento senza la traduzione. Rimane "impressionante", anche se spero che, all'atto della messa in onda, i sottotitoli vengano riscritti xché non rendono fedelmente il testo, che è spesso + crudo e più dettagliato. non sarebbe la prima volta che la RAI compra un documento per toglierlo dalla circolazione (ricordate l'intervista con Borsellino della tv francese?) ma ora, con internet, è più difficile. Certo, se la destra seguisse la teoria di Eugenio (hai per caso studiato dai gesuiti??? lol) almeno vedremmo il documentario, anche se in un programma di ascolto non cosi' elevato. varrebbe forse la pena di chiedere a "domenica in" di trasmetterlo...

dioniso ha detto...

Sul mio blog qualcuno ha affermato che dietro la censura non ci sarebbe la chiesa, ma sarebbe solo un autocensura. Che ne pensate? NOn è la chiesa l'ispiratrice delle censure?

Betori: «nessuno mette censure: chiediamo solo che se dovesse essere trasmesso ci sia anche una netta presa di distanza da tutte le falsità che sono contenute in esso. Falsità di fatto, che speriamo che si facciano emergere»

Secondo Betori le presunte falsità sarebbero il fatto che il filmato
«attribuisce a Ratzinger la paternità di un documento emanato dalla Congregazione della Dottrina della Fede 19 anni prima della sua nomina alla guida del dicastero».
Il che non è assolutamente vero, infatti nel filmato si dice: emesso
nel '62 e poi ribadito da un altro documento di Ratzinger.

Ancora: «si attribuisce alla legislazione canonica - ha denunciato Betori - la volontà di coprire gli autori di questi gravi atti criminali, mentre la competenza della Santa Sede è invece un aggravamento della disciplina: il 90 per cento di coloro che vengono giudicati, infatti, sono poi estromessi dallo stato clericale». E già
qui si potrebbe rispondere: e l'altro 10%? E comunque perché non ha commentato il fatto che il documento suggeriva di minacciare
scomuniche a chi avesse reso pubblici i fatti?

Anonimo ha detto...

Caro Eugenio,
complimenti per il bell'articolo sull'imbarazzante vicenda del documentario della BBC. Da cattolico praticante che vive negli USA, penso che questo sia un documentario obiettivo e veritiero, e che la Chiesa debba poter perdonare chiunque, ma che prima del perdono debba esserci una verifica accurata di fatti e responsabilita'. D'altronde, come ha affermato Giovanni Paolo II nel suo discorso sulla pace del 1 gennaio 2000, "non c'e' pace senza giustizia, non c'e' giustizia senza perdono" http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/messages/peace/documents/hf_jp-ii_mes_20011211_xxxv-world-day-for-peace_it.html: pertanto insabbiare, oscurare ed eventualmente promuovere l'impunita' di fronte alla giustizia sono comportamenti anti-cristiani. Bisognerebbe che qualcuno lo dicesse ai componenti il Consiglio d'Amministrazione della RAI.
Cari saluti da New York,
David Donat Cattin

Anonimo ha detto...

@filbxl: pare che il video andrà in onda, non domani, ma la prossima settimana (o al massimo l'altra ancora) e Sarà dato integralmente e doppiato. Così renderà fedelmente l'effetto crudezza. Cappon, poi, è sempre più nei guai e sta verificando con Santoro una serie di accorgimenti per garantire alcune recriminazinoi del Vaticano e degli stessi consiglieri Cda di centrodestra.

@dioniso: l'autocensura è frutto proprio delle pressioni o eventuali critiche che arrivano o potrebbero arrivare dal Vaticano. Per il resto, il Vaticano insiste sul nodo Ratzinger, ma nessuno spiega perché la scomunica a chi avesse reso pubblici dei crimini realmente commessi, al di là di quelli non accertati.

@david: Da un punto di vista religioso e spirituale credo anch'io che il perdono possa arivare a chiunque. Ma esso è frutto prima di tutto di un pentimento, e poi resta questione privata da parte della vittima e pubblica solo da parte del Vaticano, ma esclusivamente come autorità religiosa e spirituale (quindi nei confronti di Dio).
Ma per la società e lo Stato, sui crimini si deve indagare, eventualmente vanno accertati e perseguiti. In questo hai ragioni quando citando Giovanni Paolo II ricordi che "non c'è pace senza giustizia, non c'è giustizia senza perdono". E la cronologia non è a caso: prima viene la giustuizia pubblica, poi il perdono privato. Anche per il cattolicesimo: prima viene il pentimento, poi il perdono e l'assoluzione.

elioweb ha detto...

Concordo con Eugenio sull`idea della chiesa nel mondo, ma per me queste persone non sono sacerdoti, sono delle persone malate gravi, il danno che ne riceve la chiesa e`enorme, ma non si può dimenticare o peggio ignorare o nascondere il male che infondono alle piccole vittime, come non posso dimenticare il bene che la chiesa fa nel mondo, specie nell`America latina. Per me vanno condannati, la cosa si deve sapere, farne pubblicità e`lecito e`buona cosa, e`la difesa di una chiesa onesta, che condanna, chi fa del male alla giusta penitenza. Il carcere! Espiata la pena poi il perdono, ma senza dimenticare...

Anonimo ha detto...

Ciao Euge. Ho visto il video ieri sera e onestamente non so proprio cosa pensare. Più passa il tempo e più mi convinco del fatto di vivere in un mondo "fantastico" dove ci è dato sapere quello che vogliono noi sappiamo e ci è dato sentire quello che vogliono noi sentiamo. Ti sembra normale? A me affatto. A presto....

Anonimo ha detto...

@elio: è vero, la Chiesa riceve un gran danno, ma esso può essere sanato e restituire credibilità se collabora con le istituzioni per fare chiarezza e condannare i colpevoli.

@luigi: Certo che è un buon commento. E lo trovo coerente al mio post: quando parlo di censura e di pressioni lo faccio proprio per dire che questi sono atti che tendono a far passare o no le notizie che qualcuno decide per noi se dobbiamo sentirle oppure no.

Anonimo ha detto...

Sono cose davvero sconcertanti che mi fanno mettere in discussione il rispetto per la chiesa come istituzione e mi allontanano dalle cerimonie, anche se io non sono una grande praticante.

Anonimo ha detto...

Caro Eugenio, ho trovato molto interessante ciò che riporti -sia pur brevemente- circa il linguaggio della Destra italiana.
Il fatto che esso sia platealmente demagogico è -a mio parere- cosa ben nota a tutti coloro che quando leggono i quotidiani o ascoltano i Gr o i Tg sono usi a filtrare ciò che captano con lo spirito critico dello "strumento testa".
Proprio ieri ascoltavo su Radio Radicale i programmi in convenzione sui lavori parlamentari ed esattamente l'intervento di un Deputato leghista alla Camera circa le operazioni finanziarie di vendita di Alitalia e Telecom; bene, ad un certo punto del suo discorso l'onorevole in questione ha detto simultaneamente che "l'Italia di Prodi sta svendendo all'estero i pochi gioielli (le grandi aziende) di famiglia rimasti e sta facendo scappare tutti i capitali stranieri" come è successo per gli Americani sul caso Telecom.
Sinceramente non ho capito e non riesco a capire la posizione della Lega: è contro o pro l'ingresso dei grandi capitali stranieri?!
Credo che questo episodio sia emblematico del linguaggio demagogico di tutta la
CDL, un linguaggio privo di univoci e concreti referenti.
VRL