lunedì 26 febbraio 2007

L'uomo che non era convinto

Mercoledì sera ci sarà il voto di fiducia al Governo Prodi. Tutta L’unione sembra compatta a votare un “si” incondizionato (o meglio condizionato ai 12 punti del documento programmatico, tra i quali compare al primo posto il potenziamento della politiche verso le comunità italiane all’estero). Dunque la situazione è la seguente.
Il Senatore De Gregorio, eletto in Campania nelle liste dell’IDV, ha detto che voterà “no” anche in barella (perché la Destra a Follini dà del “traditore” e a De Gregorio fa i complimenti?). Il Senatore Pallaro, eletto in Sud America come indipendente, non ha ancora sciolto la riserva, anche se è sempre molto attento a ciò che fa Andreotti (che invece ha già detto che voterà “si”). Stessa cosa per il Senatore a vita Pininfarina. Voterà “no” anche Cossiga, che però si dice pronto a votare “si” se dovesse arrivare la fiducio dell’UDC.
In queste condizioni, dunque, la CDL avrebbe 155 voti, più Cossiga e De Gergorio: 157 in tutto “aspettando Pallaro”.
L’Unione, invece, avrebbe 156 voti più quelli dei senatori a vita Ciampi, Colombo, Andreotti, Levi Montalcini e Scalfaro, più quello del Senatore Follini: 162 in tutto (il quorum richiesto è 161, quindi il Governo andrebbe avanti).
Ma c’è un “ma”. Nei 162 sono compresi i voti dei “compagni” duri e puri: Rossi e Turigliatto, gli artefici del capolavoro della scorsa settimana. I due, si sa, sono pacifisti, ma così pacifisti, da bombardare la maggioranza che ha ritirato le truppe dall’Iraq, ha chiesto agli americani di non ampliare la base di Vicenza, ha fatto la politica estera più a Sinistra delle storia d’Italia, per far tornare al Governo una maggioranza che ha spedito le truppe italiane in Iraq, ha autorizzato in gran segreto gli americani ad ampliare la base di Vicenza e ha prodotto la politica estera più appiattita all’America della storia d’Italia.
Rossi e Turigliatto, dunque, sono il miglior avamposto della Destra, l’arma più potente che possiede Berlusconi per far saltare in aria il Governo di Centrosinistra. Sentite, infatti, cosa dice, ancora oggi il nostro turbo-pacifista Turigliatto: “La decisione di votare la fiducia la prenderò solo domani perché sto ancora riflettendo. Ci sono molte parti dei dodici punti presentati da Prodi che non mi convincono”. Ma poi aggiunge: “Non voglio certo la Destra al governo e mi sento responsabile verso la coalizione con cui sono stato eletto”. Bravo!... Ma l’ha capito che per non mandare la Destra al Governo e far saltare tutto in aria ha un solo modo: votare la fiducia nonostante non sia convinto?
Sull'argomento leggete il trafiletto di Michele Serra: I cavalieri dell'Ideale

5 commenti:

Anonimo ha detto...

E' proprio pazzesco. Dice di non voler mandare la destra al governo e nella stessa dichiarazione ribadisce che non ha deciso cosa fare, come a dire "non voglio, ma lo faccio". Ma davvero siamo nelle mani di questa gente?

Anonimo ha detto...

Michele Serra ha ragione. Non si può far parte di una coalizione e mandare gambe all'aria il Governo per paura di sporcarsi le mani. Le mani ce le sporchiamo tutti singolarmente per gli interessi di tutta l'Italia. Quindi adesso è ora che se le sporchi anche Turigliatto.

Anonimo ha detto...

Se non ci fosse da piangere mi verrebbe proprio da ridere. Pensavo che dopo il 1998 avevamo imparato la lezione. Ma è proprio vero che la storia non isegna nulla a certa gente.

Anonimo ha detto...

Certe volte penso sinceramente che questi nostri parlamentari, nostri e non, abbiano perso totalmente il senso della realtà oppure, anche peggio, che ci stiano prendendo per i fondelli. Come si fa a chiedere ancora di "riflettere", su COSA dovrà mai riflettere un turbo pacifista? Non si rende conto che la partita in gioco è ad alto rischio? E' una manifestazione del suo potere personale? Dobbiamo essere governati da quei banditi della destra perché uno o due "puri" si fanno venire il mal di pancia? Le battaglie si conducono semmai dall'interno, si cerca di costruire, di parlare, anche di strepitare. Ma poi si fa quadrato perché è questo che noi ci aspettiamo da loro. Che non ci lascino più nelle mani di berlusconi.

P.S. Posso suggerirti di aggiungere il blog di federica ai tuoi link?

Anonimo ha detto...

@Carla: data la precaria situazione numerica, frutto della "porcata" di Calderoli & Co, purtroppo siamo anche nelle mani di questa gente. Però vorrei dire che politicamente, questa è una delle maggioranze più solide e compatte della storia della repubblica. Infatti su 158 componenti, pochissime volte ci sono state defezioni di massimo due senatori. Qualsiasi altra coalizione politica, in Italia e nel mondo, ha defezioni molto più alte. Da noi la differenza è che lo scarto con l'opposizione rende questa percentuale irrisoria determinante.

@Rossella: Sottoscrivo quello che dici. Ma si sa, noi veniamo da un'altra scuola, quella del partito e delle persone serie e responsabili; quelle disposte ad andare contro l'interesse personale per il bene della comunità e della democrazia.
Avevo fatto la scelta di non inserire link ad altri blog, ma farò un'eccezione.